Parma in tempo di guerra
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Parma, 24 gennaio 1943
Una madre scrive al figlio prigioniero.
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Marrinup, 25 aprile 1945
“Apprendo che si combatte vicino a voi, io che vi credevo al sicuro”.
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Murchison, 13 aprile 1946
"Qua lo sport è morto non si parla che di lavoro. Sarei curioso di conoscere i componenti del Parma"
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Murchison, 8 agosto 1946
"Se ne avrò la possibilità, io mi fermerò qui senz’altro, qualunque sia il lavoro che dovrò fare"
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Egitto, 11 febbraio 1943
"Penso a Iside, ella aspetta il mio ritorno per poi sposarmi, io non mi sento in grado affatto di sposarmi"
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Algeria, 30 aprile 1945
"Con sommo entusiasmo ho appreso la notizia della liberazione di Parma"
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Parma, 10 novembre 1944
Un figlio scrive al padre prigioniero
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Tel El Kebir, 22 ottobre 1945
“Il dolore riguardo alla morte di mia moglie è indescrivibile”
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Saida, 8 ottobre 1945
“Il periodo di tempo che va dal 1940 ad oggi ha inasprito il mio carattere fino a farmi divenire misantropo”
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Addi Ugri, senza data
"presto finirà questo stato di cose e potremo finalmente riunirci"
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Mombasa, 23 ottobre 1943
“La notizia che i tedeschi stanno rovinando l’Italia mi fa stare tanto in pensiero”. Notizie da casa
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Rhodesia del sud, senza data
“Nel campo di concentramento non si fanno affari. Si fa il Prigioniero”. Lettera di un padre
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Londiani, 8 marzo 1946
“Mi tormento per l’ansiosa attesa del ritorno”
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