Lettera inviata alla famiglia da Giulio Micheli, prigioniero in un campo in Algeria.
Algeria, 30 aprile 1945
30 aprile 1945
Carissimi, con sommo entusiasmo ho appreso la notizia della liberazione di Parma ed altre regioni dell’Italia del Nord. In questo critico momento vi sono col cuore più che mai vicino e vorrei dividere con voi dolori e gioie. Dell’unica lettera ricevuta dopo due anni ho appresso la morte dello zio Armando, vi predo fare le mia condoglianze a zia ed cugino e di rendermi partecipe al loro dolore. La mia salute è buona, come un pellegrino ho girato molto e spero terminare presto il mio pellegrinaggio fra le vostre braccia. Spero stiate tutti bene ed al mio ritorno trovarvi immuni da tutti i mali che la guerra può portare. Siate sempre sereni e fiduciosi, io anche se lontano vi sono vicino. A tutti baci e abbracci.
Giulio