"Ma dopo il sogno verrà il risveglio e questo sarà tra voi". Riflessione sugli ultimi giorni di prigionia

Lettera inviata al padre da Lino Ghillani, prigioniero nel campo 305 di Tel El Kebir in Egitto. Una intensa e profonda riflessione sugli ultimi giorni di prigionia.

Tel El Kebir, 5 agosto 1946

5 agosto 1946

Papà carissimo,

Il tempo s’avvicina è ormai questione di poche settimane ancora e se pure questa mia ti giungerà prima di me, non potrò essere molto lontano sulle sue tracce. Non credere però che la certezza di essere prossimi alla fine, metta orgasmo o disordine nella nostra vita di ogni giorno: tutto è come sempre, si lavora un poco, si studia o si passano le lunghe ore d’ozio passeggiando per il campo a prendere il sole o a godere la brezza serale. Forse nessuno di noi si rende veramente conto che stiamo per abbandonare per sempre questa vita, nessuno, pur sforzandosi, pur essendo certo che il giorno dovrà venire, ed è vicino, riesce a immaginare come sarà dopo averci tanto pensato, a convincerci che l’orizzonte sta per schiudersi su una realtà da cui il reticolato sparirà per sempre. Sono gli ultimi giorni, lievi nella monotonia solita, veloci per la tensione intima, superficialmente uguali a tutti quelli che stanno dietro di noi. Li ricorderò questi giorni, papà, come si ricorda una nota troppo acuta e troppo lunga che tormenta il timpano…

È come un sogno che ci attende e questi sono gli ultimi istanti di veglia intorpidita, desiderosa di pace, di riposo, forse di nulla silenzioso dopo tanto affannarsi. Ma dopo il sogno verrà il risveglio e questo sarà tra voi. Un bacio ai nostri cari, a te un abbraccio.

Lino

Prigionieri

Campi di prigionia di riferimento