Lettera inviata alla famiglia dal Manlio Foglia, prigioniero nel campo 337 in Sudan.
Sudan, 22 giugno 1944
22-6-44
Cara sposa e figli;
Vi scrivo questa mia per farvi sapere che la mia vita di prigionia è sempre la stessa. Come salute non allarmatevi che sto discretamente bene. Qui siamo in pochi, dato che una buona parte è partiti per altre destinazioni. Io sono assieme al Preside del Liceo di Asmara, al Prof. Mazzeri, un tenente, e un impiegato, nonché mio Collega. La vita che facciamo si sopporta, dato che siamo tutti di un medesimo sentimento, quindi siamo fedeli camerati come sempre. Il caldo è abbastanza forte ma mi sono abituato. Quello che mi da pensiero e di voi che non ricevo mai vostre notizie, io scrivo spesso e ho fatto anche messaggi. Quindi questo mi da pensiero. Per me e sempre la stessa vita di ieri. Vi prego di scrivere solo cose di famiglia. Dove vi trovate, come vi trovate, dovè Livio, e così pure i miei Fratelli. Mio papa come sta?
Vostro, vi bacio
Manlio Foglia