"Non avrei mai immaginato di trovarmi qui ancora dopo tanto che è finita la guerra!"

Lettera inviata alla moglie da Egidio Visioli, prigioniero nel campo 355 di Nyeri in Kenya. Nelle foto in galleria Egidio Visioli è in compagnia della figlia Pupa (Fernanda), che è più volte menzionata nella lettera. Le fotografie ci sono state messe a disposizione dalla nipote di Egidio - nonché figlia di Pupa - Paola Sissa.

Nyeri, 10 ottobre 1946

Nyeri, 10 ottobre 1946

Mia Tina cara, ai primi di questo mese ho scritto a Pupa ed a Germano, a questi aerea, dove mi sono permesso di disturbarlo, sempre in previsione che la mia permanenza qui si prolunghi ed in relazione alla necessità della mia vita. Non avrei mai immaginato di trovarmi qui ancora dopo tanto che è finita la guerra! Tu che sei la mia compagna e dove la mia esistenza è legata tutta a te ed al nostro tesoro di Pupa, penso quando vorranno levarci da questa tortura e donarci alle nostre famiglie. Ma cosa si pensa di noi? Non sanno che si è stanchi di soffrire e che siamo dopo tanti anni di prigionia bisognosi di cure e che il sangue è tanto impoverito per mancanza di quegli elementi che necessitano per l’esistenza? Eppure ho ancora fiducia di essere per questo Natala a casa insieme a te, mia Tina, che sogno e desidero tanto, insieme alla mia signorina studentessa, dal mio papà che son dieci anni che non vedo, povero vecchio! Ti faccio i migliori auguri cara e non ti abbattere, farò lo stesso io. Bacioni e a Pupa.

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