Lettera inviata alla moglie da Dante Zucchi, prigioniero nel campo 355 di Nyeri in Kenya.
Nyeri, 29 luglio 1946
Nyeri 29-7-946
Adoratissima,
Solitamente corre voce che noi, fanale di coda, saremo rimpatriati nel prossimo ottobre. Frattanto nel contingente ammalati (cosidetti) di circa 1500 uomini che la settimana scorsa hanno raggiunto il campo in prossimità dell’imbarco, una parte si dice sia già stata imbarcata e per la rimanenza avverrà ciò nei primi del prossimo mese. Sembra inoltre che ora tale movimento debba svolgersi a catena e che nel prossimo mese un altro contingente di vecchi ed ammalati, come sopra, debba entro agosto seguire il primo. Si vedrà poi in seguito come sarà degli altri e di noi. Comunque non aver timori alcuni e vedrai che nella peggior dei casi noi seguiremo a ruota. Con questi rimpatriandi ne sentirai di cotte e di crude perciò ti esorto a non credere nessuno, diffidare di tutti e soprattutto ad esser conta a rispondere dacché tu non puoi conoscerne i loro fini. Questo lo saprai o da altri che si trovano con me. Ti prego pertanto di continuare a vivere tranquilla che al mio ritorno rimedieremo a tutto dacché le mie condizioni di salute e la ferrea volontà di riuscire a rifarmi gioveranno al nostro successo, al felice nostro avvenire.
Salutissimi a parenti tutti ed a te e Silly i miei baci più affettuosi
Tuo Dante