“Apprendo che si combatte vicino a voi, io che vi credevo al sicuro”.

Lettera inviata dal prigioniero Giuseppe Aresi alla moglie Tina Ugolotti, dal campo di prigionia di Marrinup in Australia. La lettera, inviata proprio nel giorno in cui nel nord Italia avveniva l’insurrezione generale, trasmette tutto lo sgomento del prigioniero nell’apprendere che la propria famiglia si trova in piena zona di guerra.

Marrinup, 25 aprile 1945

25 aprile 1945

Cara Tina, non ti puoi mai immaginare lo strazio del mio animo che provo in questi giorni nell’apprendere che si combatte vicino a voi. Io che vi credevo al sicuro e che almeno voi non avreste provato il terrore delle cannonate o fucilate e incursioni aeree, tanto per dire passo le notti in bianco e se alle volte per poche ore mi prende il sonno faccio dei sogni terribili, vedo sangue dappertutto come quando mi trovavo in linea io. Spero che Iddio abbia accolto le mie preghiere e che questa lettera vi trovi tutti in buona salute, Vi prego con qualunque mezzo datemi vostre notizie. Non tenermi nascosto nulla che se qualche cosa è successo è meglio che me lo mandi à dire subito. Sii forte e fatti coraggio. Speriamo che presta venga questa benedetta pace e che si possa ritornare a voi. Tanti baci a mia sorella e mamma, a te e bambine. Tanti bacioni dal vostro addolorato padre e marito.

Giuseppe

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